sabato, maggio 23, 2009

Aggiornamenti di ogni tipo! - Terza ed ultima Parte

"Mirabilandia: secondo giorno"

Piove. E nemmeno poco.
Il cielo è nuvoloso, la pioggia incessante, le strade allagate e dalla finestra della sala colazioni dell'Hotel Kent ammiriamo questo spettacolo triste.
Il rischio di rovinarsi l'ultimo giorno a Mirabilandia è elevato.
Spero solo che ci siano delle tregue e che il tempo si stabilizzi. Non chiedo mica il sole (manco la luna)
La tipa addetta alla servitu' ci chiede da dove arriviamo
"Da Roma"
"Allora la pioggia l'avete portata voi!"
Ma vaffanculo. Siamo partiti che c'era un tempo decente! E il sole! Di solito io porto SEMPRE il sole, che fine ha fatto? Forse me lo sono perso per strada..













Colazione semplice, nonostante l'abbondanza della tavola imbandita, tanto ci sara' un inizio soft pure oggi no?

Arrivati al parco paghiamo il parcheggio e prendiamo di nuovo un buono, la mappa (ne abbiamo 3) e Fabrizio, sporgendosi verso la tizia che ci rifila sta roba, le fa "Senta ma se paghiamo un supplemento finisce di piovere?"
Sorriso di circostanza di lei, sensazione atroce da rubrica Risate Boom di Topolino nel mio animo. Avete presente le battute che non fanno ridere tipo:

”la targa più indecisa: BO
la targa più ubbidiente: SI” ?

Bene.


Non c'è moltissima gente, la pioggia deve aver scoraggiato un po' tutti.
Mentre aspettiamo Fabrizio nota due figure kaulitziane in fondo a destra, quasi in disparte per non confondersi con la folla. Non le avevo manco notate (il mio cervello le esclude a priori).
Ma sono due.. due.. no, bimbiminkia no, sono due emo. No peggio. Sono 2 componenti non ufficiali dei Tokio Hotel. Gesu'! Fateci una foto.. ma se la faccio io si nota, devo prendere la macchinetta, girarmi verso sta zona spoglia della biglietteria e scattare, quindi la fa Fabrizio col cellulare e passa la paura. Nel frattempo scrivo di corsa a Pietro, non sa che si sta perdendo.
In effetti mi aspettavo di trovarcelo, sono solo le 10 e stanno per aprire le seracinesche. Tutto cio' ricorda l'idea che mi ero fatto quando seduti a Le Streghe si parlava dell'inaugurazione di Mirabilandia e lui in fila a dare mazzate a destra e a manca..

Per entrare dobbiamo sfoggiare il braccialetto d'ingresso, quello che solo chi rimane due giorni al parco possiede. Non ve ne ho parlato??
Abbiamo recuperato il braccialetto il giorno prima verso le 16.00, e c'era un po' di gente in coda.
Te lo legano al braccio destro e lo tieni li'. E' di carta plastificata e quindi puo' reggere anche alle docce, come chiede preoccupata una signora.
E' vero, regge alle docce. Sono passati almeno 30 giorni e il mio braccialetto resiste, anche a quelle! L'ho tolto per non sentirmi dire dagli altri “Ma levatelo! Sembri uscito dall'ospedale!” Qualcosa mi dice che ho fatto benissimo. Pero' sta li', se voglio me lo posso rimettere!










Iniziamo in maniera soft. Di nuovo il Blu River!
Ma se piove non è meglio tornare da Reset o Ghostville?
E invece no. Quelli dopo. Perchè non continuare con le torri?
Non c'è fila! La gente le snobba! E le addette all'attrazione con tono disperato ci chiamavano peggio delle sirene de L'odissea, con noi due novelli Ulisse pronti a farci sballottare ad un'ora dalla colazione.
"Venite qui!"
"No dai venite qua"
Chiediamo loro se l'attrazione in caso di pioggia potrebbero chiuderla, il nostro cruccio è il Katun, e loro tranquille ci rispondono "No, di solito no, solo se la pioggia è forte e incessante"
E magari si apre in due la terra e Dio si materializza in mezzo a noi giudicandoci. Quindi la probabilita' di non divertirsi su un'attrazione è decisamente bassa. Speriamo.
Sara', pero' non avverto il Vento Malefico! Dove sei? Non ti vedo! Non ti sento!


Precipitiamo dal Discovery una volta, siamo solo Fabrizio ed io.
In pratica abbiamo inaugurato lo Space Center!
Mentre torniamo giu' chiediamo di poter rimanere a fare un secondo giro e la tipa con aria annoiata (voglia de lavora' saltami addosso??) ci fa "Tanto siete gia' bagnati"
In effetti pioviggina piano piano senza sosta.
Su e giu' di nuovo, poi passiamo al Columbia.

Il Katun è chiuso. Andiamo in avanscoperta per capire com'è la situazione, pregando anche di vedere cessare la pioggia.
Una tizia manda gentilmente via i curiosi e ci spiega che per adesso l'attrazione è ferma. Dio che angoscia, proprio ora che mi pregustavo una corsa a tutta velocita'!
Ci allontaniamo mesti e mogi, intanto mi giro piu' di una volta a osservare le rovine Maya sperando di calpestarle presto.

Sorpassato il Niagara, dopo aver assistito a qualche spettacolare discesa, ci si dirige verso la ruota. Noto un'attrazione seminascosta e recintata da canne. Mi dirigo per sbaglio verso il tornello dell'uscita che mi blocca all'istante e mi rende invalido per 30 secondi.

“E' l'Explorer.. è tipo un rollercoaster”
“Ah si'? Lo facciamo?”
“Ma si, tanto...”
Non c'è la ressa, pero' siamo tutti con gli ombrelli da appoggiare a destra e a manca. Ci liberiamo del nostro e saliamo, sempre con sto zaino in mezzo ai piedi. Letteralmente.
Partenza! Si ma che fa sto coso?
Nonostante il convoglio corra e basta (fa solo quello, non accade altro, il percorso è lineare, le discese e le salite non sono nulla di che) mi volto a controllare la situazione Katun. Finito il primo giro e iniziato il secondo mi giro verso Fabrizio continuando un ipotetico discorso, come se nulla fosse.
Alla fine sto Explorer non mi ha fatto nemmeno girare la testa. Solo le palle.
Ok finito, ora facciamo qualcosa di diverso.

Qui vicino c'è un'attrazione con delle mongolfiere volanti. Queste girano in tondo (qui gira tutto a quanto pare). Urla raccapriccianti giungono dalle sedute. Sono incredulo.. magari fingono.. vero? Ma non ci interessa.
Dai Fabri', facciamo qualcosa di completamente diverso! Facciamoci un altro ottovolante..
Tra le varie attrazioni dedicate alla famiglia c'è il Family Adventure, un semplice ottovolante a forma di trenino che sfreccia e sferraglia su un semplice percorso curvilineo. In pratica lo si sottovaluta a vederlo ma se ci si siede in fondo all'ultimo vagoncino (e con Fabrizio lo abbiamo fatto 3 volte, di cui 2 in fondo) esattamente come il Katun ti strattona da morire! E ti diverti almeno! E' molto piu' simpatico dell'explorer che pareva un provocatore meccanico di conati.
Pero' sono capitato quasi sempre a sinistra e ogni volta dovevo rinunciare temporaneamente all'uso di una gamba, causa spazi angusti. Dura poco, nemmeno un minuto temo, o quasi.
Ma merita. Il finale è splendido, una frenata e via: oh ma allora è un vizio!

Ci avviamo verso la ruota, Fabrizio propone un giro, in fondo non c'è molto da fare e siamo gia' qui. Non sono molto sicuro, è che non vorrei perdere 15 minuti sulla ruota prima di pranzare, e se nel frattempo volessimo rifarci per la 148sima volta le torri? Io precipito e la piadina rimane su? Poi all'improvviso fa “C'è gente! Sul Katun!”
Mi giro e intravedo delle gambe volanti. Urla. E un Wuuoosshhhhh. Vento Malefico!
Mi pietrifico.
“Presto! Cazzo!”
E mi incammino ad alta velocita' (leggi: CORRO) seguito da Fabrizio verso il Katun, temendo il peggio, le file, la gente rompipalle, captando le intenzioni delle persone per strada che magari, notando il Katun in movimento, potrebbe anticiparci, bloccarci o semplicemente rompere la minchia.
C'è un po' di confusione e mentre ci avviciniamo propongo di metterci in fila per i primi posti. Qui il clima continua ad essere incerto, e se poi lo richiudono il Katun? Quando avremo un'altra occasione?
Attendere richiede tempo. I bimbiminkia si sono moltiplicati e ce ne sono di tutte le fogge, dialetti, forme.
Tredicenni che ci fumano a 8 cm, tamarri siciliani che mi prendono a ginocchiate lo zaino facendomi incazzare come una iena, baby gang appollaiate sulle recinzioni del percorso di attesa, gente con espressione sveglia dipinta sul volto (in giro per il parco ne ho beccato uno che cantava in una lingua sconosciuta al genere umano per poi fermarsi, cambiare brano e cantare “napoliiii.. napoliii..napoliii”: Padre Maronno santissimo!)
Sti cazzi, voglio i primi posti, non ci voglio pensare! Filmo pure qualcosa nell'attesa. Passeranno almeno 7 giri del Katun, alcuni con posti liberi con grande disappunto di Fabrizio (in effetti gia' c'è una bella fila, in piu' ci sono pure posti vuoti? Riempiteli! Ottimizzate il sistema!)



Poi a pochi metri dal tornello, quando l'attesa comincia ad assottigliarsi e il tempo sembra vacillare per lasciarsi andare ad una pioggerellina bastarda, ecco che si girano dei truzzi chiedendo 2 persone. Si sono liberati 2 posti, o meglio, una coppia è in fila dentro, mancano altre 2 persone!
Noi...
Siamo davanti a tutti. Stavolta non ho un briciolo di ansia, sono solo contento, tanto contento.

Arriva il convoglio. Di nuovo notiamo gente SCONVOLTA, ma non ci poniamo il problema. Ci gustiamo la scena di un ragazzino che non riesce a togliere l'imbragatura e con orrore cerca di sganciare la sicura e fallendo miseramente comincia ad agitarsi come se avesse Alien dietro le spalle.. Ti ringrazio per lo spettacolo! Fai ridere!


Avrei dovuto togliere un anello che mi porto alla mano destra, stupidamente non riesco a sbracciarmi perchè ho il terrore che mi voli via.. pero' alla discesa mi sono lasciato andare a peso morto! Bello!
Durante il giro della morte avverto l'acqua in faccia, sta piovigginando!
Piano piano, ma su un convoglio a forte velocita' la pioggerellina non fa male, è fastidiosa.
Ho tenuto gli occhi aperti a fatica ma non fa niente. Ce l'abbiamo fatta, ero contento del fatto che fossimo riusciti a salire in tempo.
E infatti il Katun è stato chiuso 1 giro dopo il nostro. Troppa pioggia.
Che soddisfazione! Fabri', quando torniamo? Ci vorrebbe Pietro, pero' è in giro per visitare Ravenna e i mosaici. Ma come??? Ma prendili a picconate, vieni quii!!!

Di nuovo sul Family Adventure. Lo confondo con l'ottovolante del leprotto, quello maledetto per sempre dai gestacci di Pietro e Angelo.
Niente da fare, piu' sti cosi devono far paura, piu' rido.
C'è una discesa? Rido.
C'è una discesa a tutta velocita'? Rido.
C'è una discesa a tutta velocita' in curva a sinistra? Rido.
Ma che cazzo rido, dovrei stare attento che alla fine c'è la frenata, se rido ancora un po' ci perdo davvero gli incisivi!

Alle torri becchiamo di nuovo Pietro e famiglia, quindi parte come da rito una sequenza di Discovery-Columbia-Discovery-Columbia-Discovery-Columbia-Discovery-Columbia fino a scoprire che non fanno piu' foto, purtroppo si saranno rotti le palle di vederci fare facce e controfacce del cazzo. Cioè le nostre, nude e crude. Pietro sfoggia i suoi meravigliosi occhiali da bimbominkia. Li voglio anche io..










Dobbiamo tornare al Katun. Con Pietro è una missione, e poi ci manca Carlo! Dai che viene una foto fica tutti insieme! (solo dopo ci penso che in realta' verremo immortalati tutti separati ma vabbè)
Carlo è sparito, Pietro si avvia verso le rovine Maya sfruttando scorciatoie segrete senza problemi. Poi per caso noto uno che sembra Carlo sui carrellini delle miniere. Ma è lui davvero!
“Pietro c'è Carlo!”
“Dove??”
“La', sul Pakal!”
“Ohi Ca', andiamo a Katun, vieni sbrigati!!!” e girandosi verso di noi “Mio fratello se spara il Pakal da solo!!!”

C'è un codazzo di gente in fila, ma è normale, non abbiamo neanche tutta questa fretta e stiamo anche aspettando Carlo. Arriva e scavalca la fila, mi aspetto che qualche bimbominkia rompa le palle ma non accade ed è un bene. Gongoliamo in attesa e decidiamo di metterci verso la fine dei vagoncini
“Cosi' lo strattone è assicurato!”
Saliamo a bordo, poi pero' rimaniamo in attesa di qualcosa. Non si parte. Passa un'inserviente con un bastone e mi chiedo cosa sia.
“Serve per misurare l'altezza..” fa Pietro
Un bastone? Cos'è un'asta egiziana, 100 cubiti?
“E' perchè magari c'è qualcuno che non raggiunge l'altezza standard..”
Un hobbit ha proprio voglia di volare dai seggiolini del Katun? Mi giunge nuova!

Non c'è da aggiungere niente, il giro è mozzafiato e stavolta siamo tutti e quattro.
Foto da incorniciare e pose assurde.
“Lo rifacciamo?”
Detto, fatto. Ci rimettiamo in fila come ragazzini (come bimbim.. vabbè)

C'è un leggero imprevisto. A differenza di Gardaland, dove gli ingressi alle attrazioni sono numerati ai tornelli, c'è il rischio di non salire a bordo perchè si è arrivati al limite di passeggeri.
Fabrizio rimane fuori dal giro, mentre un'impietosa lampadina rossa si accende appena dopo il mio passaggio. Lo aspetto, mandando Pietro e Carlo a farsi il giro.
Rimango in fila a fianco dei cancelletti in fondo alla piattaforma e noto come ci siano delle pulsantiere con tasti enormi recanti scritte del tipo “Partenza”, “Stop”, “Allarme”
Di che? Le inservienti mi scrutano perchè sto li' fermo che mi guardo intorno. Ehi sto solo aspettando che tornino cosi' salgo.. quante storie..
Ecco di ritorno Carlo e Pietro, normalissimi, come se fossero stati a fare un giro sul Family Adventure. Fabrizio mi raggiunge e saliamo in fondo.
Peccato, sarebbe stato divertente avere anche gli altri due con noi e.. Pietro??? Che ci fai qui?
“Eccomi, bella rega'!!!” abbassando l'imbragatura di sicurezza
Pietro ha sfruttato il trucco delle colonne!! Si vuole fare un altro giro zompando la fila! Grande!
Rimango ancora a bocca aperta per la sfacciataggine quando improvvisamente tutte le imbragature si risollevano sganciandosi dal supporto e una voce minacciosa stile Shodan fa “Siete pregati di fare la fila!!!”
E Pietro “Oh accidenti mi hanno beccato rega'” ridendo. E si dilegua a gran velocita'.
Non sapremo mai come se ne siano accorte. Fatto sta che vicino a me, al posto di Pietro, arriva una ragazza biondina che fa parte di un gruppo piu' numeroso di persone.
Durante la salita Fabrizio urla “Guarda!! L' I-Speed” ed io gli faccio notare che siamo sul Katun! Il Katun! Una cosa alla volta, quello lo aprono a giugno 2009!
“Lo aprono a giugno 2009” fa la ragazza biondina. Appunto.
“Ah si!”
In pratica mi comincia a parlare. Mi chiedo se lo fa perchè deve tranquillizzarsi o che.
“E' praticamente un ottovolante basato sulla velocita'.. dicono che vada velocissimo”
“Beh allora sara' fico” continuo io per parlare un po'
“Non lo so se lo proverei..” mi fa lei
Siamo arrivati in cima e fra 6 secondi ci aspetta la caduta nel vuoto.
“Beh.. forse dovremmo continuare a parlarne dopo..” le replico
“Eh si'!” ridendo
“Buona corsa!” concludo con aria tragica..
Fine.

A giro completato sorrido soddisfatto, ci allontaniamo scrutando per l'ultima volta le foto uscite fuori (SEMPRE con la stessa faccia, mi devo portare un attore pagato, un sosia, non so) e raggiungiamo Carlo e Pietro. Ci salutiamo che fra poco se ne andranno via perchè pensano di fare un giro a San Marino. E anche loro hanno un viaggio di ritorno sul groppone. Il giorno dopo c'è da sbattersi su invasioni di fascette aliene.. insomma.. ci salutiamo un po' rattristati ma soprattutto contusi dopo l'ultimo giro sul Katun.


E' ora di tornare coi piedi per terra e non di farli svolazzare a destra e a manca.
Allora optiamo per la Ruota.
Dura davvero 15 minuti, che pero' sembrano apparentemente molti di meno. Sali in corsa nella cabina, poi ti ci chiudono dentro e ti siedi. Ci voleva un attimo di tranquillita'.
L'altezza della ruota è spropositata, siamo davvero molto piu' in alto del Katun e delle Torri, ora entrambi sembrano minuscoli e insignificanti.
Purtroppo non amo le grandi altezze, soprattutto se il suolo ondeggia ad ogni tuo movimento.
Sono stato il 98% seduto, ansioso per la lenta salita e sollevato per l'altrettanto lenta discesa.

Pranzo a base di piadina e squaquerone, un formaggio locale molle simile allo stracchino. E' una via di mezzo tra lo stracchino e la certosa. Mi ricorda come sapore quest'ultima (“Ma no! E' diversa! No!”)
Sara'. Di sicuro c'è troppa rughetta.
Siamo seduti sul lago. Un pesce affiora ogni tanto e Fabrizio getta molliche e rimasugli per vedere se abbocca. Poco lontano da qui c'è un'attrazione con i dinosauri, la cui cabina è a forma di uovo di triceratopo con la testa di un triceratopo (appunto) che sbuca di fuori. Ci sono pure le sbarre su queste uova. Mi pare immensamente triste, da bambini forse.
Ah, si puo' vedere anche la curva prima della discesa del Niagara, e ovviamente si possono ascoltare le relative urla.
In questo momento di stanchezza osservo le strutture delle attrazioni, colpa forse anche del tempo che fa davvero schifo, e mi accorgo di come il Niagara sia pieno di assi, di strutture bruttine a vedersi, di perdite continue di acqua ai lati. Lo noto pure sull'attrazione con i dinosauri. Non è una critica. E' che magari a queste cose non ci si pensa subito, a volte preferisco non farci caso e concentrarmi su quello che un'attrazione deve offrirmi, non se ha o no due paletti di sostegno e se sono o no brutti sti paletti.
Ho capito. E' la stanchezza. Oggi è anche domenica, domani ricomincia la settimana e saro' riposato come una rosa.
Che è passata sotto le ruote di un caravan.
Oddio c'è pure il viaggio di ritorno! Come se non lo avessi mai saputo...

Usciamo fuori dal parco a posare delle cose e becchiamo Pietro e Carlo che stanno andando via. Vengo anche immortalato in una loro foto.. mamma mia sto dappertutto!



Fabrizio anela ancora di tornare a Reset. Quell'attrazione avvincente quanto una gara di corse tra anziani ottuagenari. Va bene. La prima volta è stata una strana esperienza, e avevo pure giocato male con la pistola ancorata alla base. La seconda volta ho sparato e ho fatto un bel punteggio perchè mi ero concentrato e la pistola non l'avevo lasciata sulla basetta stile Nokia a caricare. La terza volta, viste le premesse, continuera' a soddisfarmi, faro' un po' di punti, qualcosa, vero?
No. La terza volta è di un deludente, ma di un deludente. Io sparavo, tracckavo in real time i puntini rossi, gialli, blu, ametista, ciano e magenta, e non li segnava. Non andavano mai bene. Non segnalava i bersagli presi.
Bellissimo. Nel giro di 30 secondi mi sono girati i coglioni e poi mi sono ulteriormente girati quando a mo' di minuetto roteavano i carrellini. Straordinario. Giramento di palle elevato alla seconda.

Come risultato sono corso fuori prima che cominciassi a dar fuoco alla scenografia in polistirolo.
“Ma te la prendi per un gioco?”
“Certo, perchè è vietato?”
Mi pareva strano che non fossi ancora sbroccato.


Consoliamoci col Blu River che ormai è una garanzia. Una discesa e passa l'incazzatura.
Pero' basta con ste foto con la faccia sempre uguale, devo impegnarmi a fare qualche espressione diversa. Scivoliamo giu' e quando andiamo a vedere la foto Fabrizio mi fa “Ma che faccia è?”
La mia di sicuro. Pero' è tipo triste/emo/pierrot. Lui che ride ed io invece avvilito. Mi mancava la lacrima dipinta, ci stava tutta.
Solo a fare ste scemate mi passa l'incazzatura, o dobbiamo tornare a Reset?? Basta saperlo che mi preparo il napalm.

Gironzoliamo senza meta per Mirabilandia. Ci fermiamo davanti agli specchi deformanti un po', a me pare che ti facciano diventare tutti un nano con le gambe alte 10 cm e il resto uguale. Fanno sorridere ma.. non c'è quello che ti ingrassa? Sarebbe un sogno.
Passiamo per Bimbopoli osservando le giostre per i piu' piccoli.
Ma se tornassimo a vedere Raratonga? Proviamoci, pero' il tempo non è clemente e se davvero ti devono sparare acqua a tutto spiano preferirei vivere questo brivido con un po' di sole e caldo.
L'attrazione è composta da una serie di piroghe su un lato delle quali sono installati 4 cannoncini ad acqua. Devi colpire dei bersagli a quanto pare. I cartelli in maniera molto vaga dicono “Placa l'ira del dio Raratonga”. Chissa' cosa vuol dire.
Saliamo a bordo di un'imbarcazione completamente bagnata. Mi siedo e mi rialzo subito. Niente, non devo avere il culo asciutto, straordinario.
Faccio pratica con sto trionfo di tecnologia e spariamo a caso. Inizia il gioco. Spariamo uno dietro l'altro ai bersagli. Notiamo che alcuni hanno una specie di contatto dietro. E come mai... ...ah!
..con orrore scopriamo che il percorso è minato da trappole a base d'acqua! Ci sono spruzzi, colate, cascatelle.. tutte indirizzate al giocatore! E l'unico modo per non bagnarsi è quello di colpire i bersagli e bloccare la fuoriuscita di acqua! Maledetti! Il tutto seguendo un percoso obbligato sul quale la piroga viaggia da sola, implacabile. Li mortacci del dio Raratonga!
In preda al panico per una bruttissima cascatella colpiamo i bersagli e la fermiamo. Ma la perfidia dei progettisti non ha limiti e questa riparte un attimo prima che l'imbarcazione passi completamente sotto di essa, centrando l'ultimo passeggero, almeno di striscio. Mi sposto incredulo dell'accaduto e capendo perchè le postazioni sono completamente fradice. Non so voi, ricordate la sigla di Bim Bum Bam a Gardaland con i carrellini delle miniere? C'è una cascatella sotto la quale sembra quasi che ci stai per passare ma poi questa si chiude all'improvviso lasciandoti frastornato dalla paura di bagnarti. Ecco, se si fa Raratonga ci si bagna se non la fermi te!
Finito il giro chiediamo di rimanere a bordo per un secondo giro. Due coglionazzi salgono sulla piroga successiva, li avvertiamo di come funziona il gioco ma ci colpiscono coi cannoncini. Ci giriamo e gli replichiamo gelidi “Non dovete bagnare noi..”
Fatto sta che sti due si inzupperanno da soli perchè l'ho detto, sono coglionazzi.
Alla fine questa attrazione è simpatica, pero' è da fare d'estate col caldo, l'afa, e con tanta gente da colpire!!!

















Prima di concludere la nostra sessione a Mirabilandia, facciamo un giro nei pressi dell'I-speed, il nuovo rollercoaster del parco, basato sul mondo della formula uno. Chissa' come sara'. E' un launched-rollercoaster quindi non parte piano per accelerare in discesa, ma parte gia' accelerato (praticamente è un kingda-ka italiano..)
Pietro lo vuole fare assolutamente, e pure io accidenti!





























































L'ultimo gioco ci permette di incontrare per la terza volta (!!) i due componenti perduti dei Tokio Hotel, scattare delle foto/girare un video dell'I-speed e bagnarci. Tanto ormai, goccia piu', goccia meno, perchè lagnarsi?
L'acquasplah è una copia del famoso Colorado Boat di Gardaland, con i tronchi che scivolano in un percorso tranquillo che si conclude con una discesa mozzafiato. Al posto dei tronchi qui abbiamo delle automobili.
Ovviamente è inutile sperare che non siano bagnate le sedute, piu' che vagoncini mi paiono delle Jacuzzi, ci mancano solo i bocchettoni dell'aria e il porta sapone, poi ci si puo' fare un bagno senza problemi.
Ci facciamo 3 giri, il primo per curiosita', il secondo filmando l'I-speed, il terzo perchè ormai, gia' che ci siamo, dobbiamo supportare il detto “Non c'è due senza tre”
Il percorso non è noioso anzi, solo che pare incompleto e tenuto male, c'è una galleria con dei lavori in corso, bruttina e spoglia, sospettiamo che stiano per smantellare l'attrazione anche se mi pare un peccato.
Ci sono due discese, una piccolina (ma non tanto!) che pero' ti lascia un leggero senso di strizza e poi quella piu' lunga, che mi pare battere quella del Colorado Boat. Ho il terrore di vedere mura d'acqua stile Niagara ma invece no, solo qualche spruzzo ai lati.


Beh fine.
Andiamo via facendo alcuni scatti, ascoltando le grida di chi sta precipitando dalle torri, sapendo che il Katun è definitivamente chiuso causa pioggia e che in fondo sono stati due giorni abbastanza intensi e divertenti.
Sono contento come un bambino.

Arrivo a casa verso mezzanotte e mezza decisamente contuso e rincoglionito, fiero del mio bracciale e in attesa degli aggiornamenti online con foto e video da postare o da vedere. E con almeno un mese di ritardo per scrivere un resoconto da parte mia. C'è chi mi ha fatto notare:
“E' che tu sbagli media, usi il blog come se fosse un carnet di pagine bianche. Nel blog devi essere sintetico, scrivi un libro no?”
“Hai ragione ma è che appena scrivo 2 righe quelle da sole lievitano..”


Ora pensavo ad una cosetta.
Ma Gardaland?


(Ma anche.. Mirabilandia di nuovo per provare I-Speed????)

:)

PS: Un ringraziamento a quei matti che mi hanno fatto compagnia in questi 2 giorni, volenti o nolenti!
Spero abbiano rivissuto a tratti quello che ho raccontato qui, anche se qualcosa è stata purtroppo edulcorata.
Insomma, le bestemmie le dovevo evita' di mettere o no???


Questi ho scordato di metterli al primo resoconto! Cuccateveli integralmente!




2 Comments:

Anonymous Nomed Senkrad (anche noto come Carlo) said...

Spettacolare Frà. Un resoconto precisissimo! Hai scritto un'opera favolosa! :P

25/5/09 23:39  
Blogger francesco said...

Che rimarra' nella storia!

Delle cazzate.

26/5/09 18:53  

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